Normalmente il supporto psicologico con i bambini è di breve durata. L’intervento inizia su richiesta dei genitori o su una segnalazione della scuola, si fissa un incontro possibilmente con entrambi i genitori o almeno il caregiven (il curante), con lo scopo di raccogliere le informazioni per la conoscenza del problema, dei meccanismi di svilpuppo e di mantenimento per la formulazione di una prima ipotesi, ed una seconda fase durante la quale vengono continuamente verificate le ipotesi generate ai fini della definizione delle strategie terapeutiche.
Nell’assessment le variabili di riferimento sono le seguenti: l’età del bambino, il livello di sviluppo cognitivo raggiunto, la tipologia del problema presentato, il livello di collaborazione raggiungibile con la famiglia e le altre eventuali figure significative (i nonni, gli insegnanti o educatori).
In età evolutiva è utile tenere conto che le informazioni raccolte con i genitori costituiscono il fondamento per il proseguimento della valutazione; le informazioni raccolte secondariamente con il bambino sono indispensabili, in quanto forniscono la percezione del problema ed infine il trattamento prevede una parte a seconda dell’età con il bambino ed una parte di trattamento direttamente con i genitori. Il percorso è differenziato a seconda dell’età: i bambini vanno dai due anni ai 5-6, dai 5-6 agli 11 anni (età scolare) ed infine i preadolescenti. Con il bambino piccolo lo strumento privilegiato di valutazione e’ l’osservazione, solitamente in un contesto di gioco. È solo a partire dai quattro anni che può esserci una forma di colloquio in presenza dei genitori. Per i bambini più grandi, in età scolare, il terapeuta cerca di creare un clima positivo e di collaborazione, in modo che domande, discorsi e possibili giochi siano accettati e condivisi. Sulla base della raccolta delle informazioni e della formulazione del caso si restituisce ai genitori una concettualizzazione del problema, sulla definizione della causa del problema/i presentati e della spiegazione della nascita degli eventuali sintomi.
La conclusione di questa fase conduce alla definizione di un accordo terapeutico, facendo riferimento a tempi, tecniche e obiettivi concordati con i genitori e spesso anche con i figli, soprattutto se in età scolare. Gli incontri sono a cadenza settimanale, su appuntamento.